venerdì 12 ottobre 2012


Voglio il mio bene adesso cosa faccio?
Non so neanche da dove cominciare.
Perché ho quest'infallibile certezza
quando voglio raggiungere il mio male,
mentre per il mio bene non ho idea
non ho nessuna idea su cosa fare?
Forse perché il male è esuberanza
di spirito che anela a straripare
e uscendo poi dal margine rivela
eccesso di materia, dismisura
che si rovescia in varietà di forme,
dissonanza che esalta quel che c'è
non quel che manca. E dunque se lo cerco
io lo trovo, basta muoversi un po',
intraprendere, volere. Il bene essendo 
invece assenza di sostanza, recede
da ogni forma e non si svela: quando lo cerco
diventa il suo fantasma, credo di averlo
e subito mi manca. Se allora
il male è un più e il bene un meno, come
posso volere, cosa spero? Ogni
mia volontà è perdizione. Perciò
dovrei restare dove sono, senza
mente ambiziosa, ma innocente
di tutto, anche del bene,
a questo anzi ritrosa.

Patrizia Cavalli, da Sempre Voler Capire (Pigre Divinità e Pigra Sorte)

(quattro anni e non sentirli)

"Anch'io ero stato così. Quando avevo tredici anni, il mondo era tanto più semplice. Credevo ancora che gli sforzi venissero premiati, che le parole avessero un senso, che della bellezza si potesse godere. Ma quando avevo tredici anni non ero un ragazzo tanto felice. [...] Mi riusciva però di percepire le cose con uno sguardo fresco. Era una dote meravigliosa. Gli odori erano odori, le lacrime erano calde, le ragazze belle come creature di sogno, il rock'n'roll sembrava eterno. Il buio delle sale cinematografiche era confortevole e accogliente, e le sere d'estate erano lunghe e struggenti."

- Murakami Haruki, Dance Dance Dance


domenica 21 agosto 2011

lunedì 15 agosto 2011

happy August 15

Tom Palumbo


Henry Clarke


Tom Palumbo


 Sally Mann


Henry Clarke


 Martin Munkacsi


Jean Patchett