venerdì 12 ottobre 2012
"Anch'io ero stato così. Quando avevo tredici anni, il mondo era tanto più semplice. Credevo ancora che gli sforzi venissero premiati, che le parole avessero un senso, che della bellezza si potesse godere. Ma quando avevo tredici anni non ero un ragazzo tanto felice. [...] Mi riusciva però di percepire le cose con uno sguardo fresco. Era una dote meravigliosa. Gli odori erano odori, le lacrime erano calde, le ragazze belle come creature di sogno, il rock'n'roll sembrava eterno. Il buio delle sale cinematografiche era confortevole e accogliente, e le sere d'estate erano lunghe e struggenti."
- Murakami Haruki, Dance Dance Dance
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